04 novembre, 2010

The Social Network: recensione anteprima

Il 12 novembre esce in Italia
The Social Network, il film che sta
dividendo le critiche e che parla della
nascita del social network per eccellenza:
Facebook

La prossima settimana uscirà in Italia The Social Network che narra la genesi del "faccione" ossia Facebook.
Stamattina sfogliando Rolling Stones ho letto che il film è già in odore di Oscar come miglior film dell'anno.
Non esageriamo !! E' un film gradevole ma non da Oscar.....credo !
Il regista è Dadiv Fincher anche lui come il protagonista del film,  ex enfant prodige del nuovo cinema americano che diventò famoso nel 1995 per Seven.  Ha poi firmato altri film come The Game , e nel 1999 scandalizzò quasi il mondo con il suo Fight Club.
Prima di dirigere The Social Network , ha diretto uno dei film più belli delle scorse stagioni: Il curioso caso di Benjamin Botton.

1. The Social Network : la trama

Il film inizia con un ritmo serratissimo, i primi 15 minuti sono una mitragliata di parole che si susseguono alla velocità con cui il protagonista Mark Zuckerberg (interpretato da un ottimo Jesse Eisenberg), tenta di spiegare, in poche parole, il suo progetto che nasce come una vendetta per il fatto che  la sua fidanzata, Victoria lo ha piantato in asso. La ragazza ,in realtà,era stanca del fatto che Mark era completamente ossessionato dai diversi gruppi e confraternite presenti ad Harvard a cui lui non può accedere. Quindi egli inizia la sua vendetta introducendosi come hacker nei diversi face books ( staccato) delle diverse confraternite dove inizia a rubare le foto e i profili presenti in essi per farne una paginetta dove si dava un voto al sex rank delle foto che apparivano. Questo viene fatto grazie ad un algoritmo che il suo compagno di stanza,Eduardo, gli appunta sul vetro della finestra.

 La svolta ,però, si ha con l'incontro con i gemelli Winklevoss che gli propongono di collaborare a un progetto che gioca tutto sul fatto che Harvard ,per il mondo intero, è considerata un' Università exclusive. Ed è proprio questo che da lo spunto a Zuckerberg per creare il suo progetto Facebook ossia:

un club personale privato, a cui si può accedere solo se invitati e che è protetto da una password d'ingresso. In tal modo, ognuno può decidere chi far entrare e chi no;  in poche parole anche il proprio club personale è exclusive. Tutto il progetto si basa ancora sul quel vecchio algoritmo,di cui sopra, sviluppato da Eduardo che  da quel momento,diventa  socio in affari al 30% nella nuova società.










2. The Social Network : recensione 

Onestamente la figura di Zuckerberg viene massacrata. La frase finale  pronunciata dalla praticante dello studio legale Erica Albright, tradotta dovrebbe essere

" sei un bastardo e ti impegni ad esserlo "
e il povero Mark mi fa pure un poco una pena, quando sta li ad aspettare che lei accetti la sua richiesta di amicizia sul network da lui creato !

Di contro, la figura del suo socio Eduardo Saverin ( Andrew Garfield ) è più che rivalutata.
I due fanno tenerezza all'inizio dato che vogliono semplicemente uscire fuori da quella posizione di esclusi ( o geek) in cui si trovano per fondare un mezzo che alla fine porti in internet le domande che si sentono nei corridoi delle università e delle scuole:
ma sarà fidanzato /ta ? Fa sport ? Se la voglio invitare al cinema che tipo di film potrebbe piacerle ?
Un punto cruciale di tutta la storia, è l'entrata in scena di Sean Parker ( interpretato dal cantante Justin Timberlake) già fondatore del mitico software Napster, inizi degli anni 90. Ricordo che Napster era un programma che consentiva di scaricare musica mp3 gratis e che ha rivoluzionato il mondo della musica, facendo di Parker un miliardario all'età di 19 anni. Con il suo carisma, egli inizia ad incrinare il rapporto tra i due studenti /soci e secondo me dice una delle più belle frasi del film che in italiano dovrebbe suonare

" Facebook è una festa che nessuno vuole che termini, perchè non si sa dove va a finire "



 Il film è un misto tra flash-back che raccontano di come si svolsero i fatti , e le cause giudiziarie in tribunale che hanno riguardato








  • Zuckerberg contro i gemelli Winklevoss che rivendicavano la paternità del progetto
  • Zuckerberg contro Eduardo Savini che fu estromesso dalla società dopo essere stato ingannato.


Sinceramente dato che i fatti si sono susseguiti molto vicini nel tempo, all'inizio si fa fatica a capire che si trattano di due cause giudiziarie distinte e separate.Personalmente trovo il film un pò lunghetto e in certe parti perde molto di ritmo, risultando un poco noioso.
Spero, infine, che i programmatori schiavizzati e "connessi" ai loro portatili come se fossero collegati a un ipotetico Matrix, sia solo una trovata narrativa di Fincher !

2 commenti:

Cineserialteam ha detto...

Per me il giudizio è eccellente!

Giuseppe Pierri ha detto...

oh grazie di cuore !
Spero che le altre mie recensioni non siano da meno
Ho dato un occhiatina al tuo blog,non c'è male
lo leggero sicurmente spesso
ciaoooo

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