30 novembre, 2006

...quo vadis Pierri?

“..Ormai sono pochi i locali che frequento. Le antiche osterie si sono trasformate in ristoranti dove si mangia male e si spende un occhio della testa. A parte via del Pratello, dove universitari e punkbbestia fanno chiasso tutta la notte occupando la strada con cani, canne, bonghi e lattine di birra…”
* Quo vadis baby? -Grazia Verasani- *


Ieri sera ho visto gli speciali di Farenight 9/11 di Micheal Moore. Una delle innovazioni che più mi piacciono dei dvd sono proprio gli speciali. Li trovo interessantissimi specialmente quando fanno vedere i backstage. Ma questi speciali erano alquanto particolari. Facevano vedere,ad esempio, la deposizione della Rice di fronte alla commissione che indagò proprio sui fatti del 11 settembre 2001
Bellissimo quando il presidente della commissione chiede alla Rice su di un rapporto mandato dalla CIA il 6 agosto 2001 al presidente Bush.
-Avete ricevuto quel rapporto?
-Si, lo abbiamo ricevuto.
-Si ricorda per caso il titolo di quel rapporto?
- Si, mi sembra “Al Queida ha intenzione attaccare gli Stati Uniti”-
- E voi lo avete passato al presidente ?
- Si, mi sembra…ecco. Si lo abbiamo passato ma ad Agosto il presidente era in vacanza nel suo ranch in Texas.

L'altro ieri mattina mi sono svegliato alle 6:45. Mi si sono aperti gli occhi ..così ! E allora ho pensato
“Questa è la volta buona”
Per cosa? Per registrarmi al consolato italiano qui a Barcellona. Chi legge un poco sto blog, forse si ricorda che già 3 volte ci ho provato. Senza riuscirci. Ma stavolta sapevo anche del numero di prenotazione e che dovevo andare a fare la fila prima delle 8.30
Scendo di casa alle 7.30.
Alle 7.30 Barcellona sembra Milano ma senza la nebbia. A quell’ora i turisti dormono.
Traffico, gente in fila nel tunnel della metropolitana.
Metropolitana piena di gente che tenta di strappare al sonno qualche minuto in più, gente che legge il giornale, ragazzi che si commentano i compiti, gente con le cuffie e gli i-pod.
Arrivo davanti al consolato. Solita fila di “italiani” made in chissàdove. Sono l’unico che parla italiano.
Mi piace quando i sudamericani,specie gli argentini, dicono “ tengo passaporto italiano”.
Cioè no “sono italiano” Per l’amor di Dio ! Sono sud americano , non avrei nessun privilegio qui in Europa ma grazie a sti coglioni che mi hanno dato il passaporto posso fare quel che voglio !
Esce l’impiegato e una bionda mi strattona dicendomi in spagnolo di rispettare la fila
Apre il passaporto, italiano, dove sopra c’è scritto un nome tipo Irina Spompilova.
Il viecchio che ti sei sposata in Italia è ancora vivo?
Alla fine ce l’ho fatta . Mi sono iscritto. Ma devo aspettare quasi 2 mesi per finire l’iter burocratico.

L’altro giorno mi sono guardato bene allo specchio mentre mi facevo la barba.
Ho le zampe di galline ai lati degli occhi e sempre più rughe. Sto invecchiando. Il mio ginocchio sinistro al quale ebbi problemi 15 anni fa, inizia a fare di nuovo capricci. Meno male che vado a nuotare che mi fa bene anche per la schiena che è stato sempre uno dei miei punti deboli.

Lunedi è il mio compleanno

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