24 ottobre, 2010

Poets of Rhythm : il funk made in German

Poets of Rhythm: discografia e biografia
funk di qualità e groove accattivante 
 
 
 
A volte capita che grazie ad un amico, si scopre un gruppo di cui si ignorava
 l’esistenza. Il gruppo in questione canta in inglese e fa musica funky e soul. 
Poets of Rythm ? Mai sentiti. Eppure è strano che non mi ero accorto prima, 
di questa band che fa il genere di musica che preferisco in assoluto.Ho subito
avvertito come un senso di nostalgia dato che ho pensato:
negli anni ’70 in America si faceva dell’ottimo funk.
Il giro di chitarra ripetuto all’infinito di base e posizionato a sinistra, i fiati al 
centro che sostengono la melodia, la batteria suonata solo per scandire il ritmo
…in poche parole il funk !
Ne voglio sapere assolutamente sapere di più di questa band anni ’70 
americana, e mi rivolgo con fede sicura  a Google, ma scopro 
che nemmeno Wikipedia li ha ancora recensiti.
Armato di un pò di pazienza mi butto nella ricerca e cosa scopro? 

Poets Of Rhythm: biografia

Poets of Rhythm: band nata verso la fine degli anni ’80 in Germania.
Come ? Sono tedeschi e 
parliamo di dischi anni
’90 ?!? 
Voglio saperne di più; 
questa si che è una bella 
scoperta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La band nasce a Monaco di Baviera e si propone come proprio obiettivo quello
riprodurre il groove sporco delle bands funk indipendenti americane  della fine 
anni’60 /primo inizio anni ’70. 
I due amici Boris Geiger e Jan Weissenfeldt,dopo aver studiato l’universodei 45
giri rari, acquistati nei negozietti di mezza europa, iniziano ad avere ben chiaro lo
stile che vogliono suonare e pensano di mettere su una band. 
Così con Geiger alle percussioni e alla voce, Weissenfeldt alla chitarra, suo 
fratello Max alla batteria, e Jan Krause al basso, iniziano a scrivere il loro materiale.
A questa band originale si aggiungerà qualche anno più tardi Wolfgang Schlick al 
sax e flauto traverso.
 
Poets of Rhythm: Discografia
 
Nel 1992 esce Funky Train, il loro primo 7” per la "Hotpie & Candy Records". L’utilizzo 
di attrezzature specifiche e tecniche di registrazione particolari, porta alla pubblicazione,un
anno più tardi, del primo disco dei Poets of Rhythm: Practice What You Preach per 
la Soulciety Records
 
 
Il disco diventa un piccolo classico del 
genere tanto che sarà ristampato nel 
2006 per la Daptone Records. La band 
inizia a farsi conoscere sempre di più nell’
underground europeo che gli attacca l’
etichetta di gruppo acid-jazz / 
downtempo. I membri della band 
inizano ad indebitarsi sempre di più con
l’acquisto di apparecchiature e abiti 
 costosissimi che caratterizzeranno, più tardi, lo stile dei Poets che non riescono ad
uscire fuori dall’ambito europeo.
Questo fino a quando nel 1995 Lyrics Born, voce deiQuannum’s project, 
anch’egli appassionato collezionista di dischi, scopre un loro 45 giri in un negozio
di New Orleans:
 

 
 
“ ero totalmente convinto che questo era un 45 da primi anni '70 
in base al modo in cui era stato mixato, la strumentazione e le modalità. 
Quando ho chiesto in giro ai miei amici collezionisti, però, nessuno 
sembrava aver sentito parlare del gruppo… Circa un anno dopo, 
l'unico negozio di dischi cool in Davis aveva un album dal Poets 
of Rhythm, e dopo aver visto sulla copertina il loro contatto,
 mi sono subito dato da fare.” 


 dichiarò qualche anno dopo il cantante.
 
Nel 1997 Lyrics Borns contatta Jan Weissenfeldt, che stava distribuendo l'album in 
Germania per chiedergli aiuto ad un suo progetto da solista. L’incontro vero e proprio 
avviene in Germania nel 1999 e nasce così, per la Mo Wax, il maxi single 
I change my mind che riscuote un discreto successo nella Bay Area.
(molto carino anche il video). 
In quella stessa occasione i Poets of Rhythm gli fanno ascoltare i provini di alcuni loro
pezzi e l’MC ne resta 
entusiasta per lo stile e la maturità a cui la band è arrivata. Sono quelle stesse tracce
che nel 2001 entrano a far
parte del loro secondo album: Discern/Define per la Ninja Tune. Un anno più 
tardi, invece, è la volta di What Goes ‘Round per la Shadow Records che al 
momento è anche il loro ultimo cd.
 
Poets of Rhythm: commento
 
Come già ho detto, è stata una bella scoperta e conferma come è possibile fare musica 
prettamente americana restando in Europa e nella fredda Germania per di più! 
Personalmente il mio disco preferito dei Poets of  Rhythm resta il primo: 
Practice What You Preach.
Il loro sound nonostante il passare degli anni è ancora abbastanza selvaggio,nel quale si 
possono sentire ritmi africani, riff rock suoni psicadelici e melodie soul, il tutto sostenuto
sempre dall’ onnipresente funk. Anche i testi non sono per niente scontati e parlano 
spesso di spiritualità come nella buona tradizione anni 70.
 
Per una discografia completa: 
 
Per ascoltare alcuni estratti: 

2 commenti:

Matteo Machetti ha detto...

Ti ringrazio, piacevole scoperta!!

Matteo Machetti ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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